SOLOMOSTRY
Countdown

SetUp_Palazzo Pallavicini, Via San Felice, 24. Bologna
1 febbraio 2018/4 febbraio 2018
Inaugurazione: giovedì 1 febbraio 2018 h.18

Nel cuore della Bologna antica dall’1 al 4 febbraio 2018 avrà luogo la 6a edizione di SetUp Contemporary Art Fair, la fiera interazione che rivolge la sua attenzione alla scena internazionale emergente. Per la prima volta, sarà Palazzo Pallavicini, nella sua eleganza rinascimentale, a ospitare l’evento lasciando spazio a progetti artistici guidati da un unico tema: Attesa.

In questa atmosfera di forti contrasti, Martina Corbetta sceglie di presentare una sitespecific room con l’artista milanese Solomostry. Nato e cresciuto a Milano, Solomostry si laurea in Graphic Design & Art Direction, ma segna la sua carriera avvicinandosi prestissimo ai graffiti. È proprio tra Lambrate e via Padova, nella zona hall of fame, che l’artista si affaccia alla strada confrontandosi con alcune tra le crew più rinomate della zona.

Solomostry possiamo dire essere un artista poliedrico che spazia dalla serigrafia al muralismo, dalla pittura all’installazione ed è proprio per merito della sua essenza eclettica che intorno al 2007, e grazie all’incontro con alcune realtà techno/clubbing presenti nella capitale lombarda, si allontana dai graffiti e plasma nuovi soggetti, i suoi soggetti: i Mostri. La ricerca di Solomostry è caratterizzata da una linea compositiva spezzata che si protrae a comporre entità geometriche espressive, rivelanti di violente emozioni. Si tratta di maschere mostruose interpreti delle impressioni, delle trepidazioni, delle inquietudini, degli eccessi, presenti nella vita di tutti i giorni. Il marcato outline costruisce e distrugge al tempo stesso. Le dure linee squarciano la superficie e segnano spazi entro cui giocano colori vivi e piatti, ormai tipici di Solomostry.

Countdown è il titolo del progetto proposto da Martina Corbetta. Se il conto alla rovescia rappresentava l’attimo prima di varcare la yard, il momento prima di entrare nel deposito dei treni destinato a essere luogo d’origine del sovversivo atto artistico, ora Countdonwn diventa una stanza in cui lo spettatore è il protagonista assoluto. L’adrenalina pura, quel filo che divideva il giorno dalla notte, la rivelazione di particolari sconosciuti di un mondo parallelo in cui sentirci liberi, è ora racchiuso in una saletta in cui  l’installazione, che ha la durata di un minuti, prevede l’alternasi di luce bianca – quella della realtà quotidiana – e di luce magenta – quella del mondo interiore dell’artista –. Countdown è così un conto alla rovescia infinito, che ci accompagna verso una nuova fase, un nuovo ambiente.

La crescita personale non è possibile senza un cambiamento. Migliorare ed evolversi significa accettare la sfida più difficile, quella dell’avanzare del tempo nella nostra vita. Attendiamo sempre impazienti una svolta, ma appena l’abbiamo raggiunta veniamo catapultati nuovamente al punto di partenza, risucchiati da un vortice senza fine. Dunque, una volta terminato il Countdown, questo ripartirà e tu dovrai essere pronto ad accogliere il cambiamento.

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