Thomas Scalco_La pietra della follia in estrazione, 2020. Acrilico su legno. 22×35.5 cm

THOMAS SCALCO_Vicenza, 1987.

Da sempre legato al disegno, incontrato giocando nel retrobottega dei genitori con gessi e matite da sarti, ha dato seguito a questa inclinazione iscrivendosi al liceo artistico e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove, nel 2014, ha conseguito il diploma di specializzazione in Pittura e Arti visive con una tesi che intrecciava il tema dell’Icona, il pensiero di Pavel Florenskij e la ricerca di Marco Tirelli.

Durante il periodo di studi ha collaborato alla realizzazione dell’opera pittorica Oh Great Terrain! dell’artista statunitense Jim Hodges, in occasione della sua personale Love eccetera (2010), allestita presso gli spazi della Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia ed ha collaborato all’allestimento della mostra dell’artista Maurizio Donzelli, Metamorfosi (2012), negli spazi di Palazzo Fortuny, sempre a Venezia. Al 2013 risale la partecipazione al progetto So/stare curato da Alberto Zanchetta e Remo Salvadori presso il Mac di Lissone e l’Isola Comacina sul lago di Como. Successivamente è stato finalista al Premio Lissone nel 2014, menzionato dalla giuria del Premio Ora nel 2015 e vincitore del primo Under30 all’Arteam Cup 2015 a Venezia. Nel 2016 ha partecipato al progetto di residenza artistica Bocs Art di Cosenza su invito del curatore Alberto Dambruoso mentre nel 2017 è stato tra i finalisti del 57° Premio Bugatti-Segantini e del premio Arti Visive San Fedele, esponendo presso la Galleria del Premio a Milano. Successivamente ha vinto il Premio Level0 ad Art Verona nel 2018 che lo ha portato nel 2019 ad esporre con un’installazione site-specific, Frammenti, negli spazi della Galleria d’Arte Moderna di Verona. Sempre nel 2019 ha vinto il Premio come migliore artista under35 a Setup Art Fair a Bologna, è stato tra gli artisti selezionati per la residenza artistica Falìa, in Valcamonica, curata da Alice Vangelisti ed è stato invitato a partecipare alla 14ma edizione di Selvatico, Atlante curata da Massimiliano Fabbri. Nel 2020 è stata allestita la personale Silere presso la galleria Villa Contemporanea di Monza a cura di Rossella Moratto.

Attualmente vive e lavora a Vicenza.

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